
Le aspettative che avevo palesato la settimana scorsa, ossia di vedere una partecipazione ai tornei regionali più consistente, vista la predeterminazione per la qualificazione ai Campionati Italiani, è stata ampiamente delusa.
Pochi, pochissimi iscritti – per lo meno nella 3° e 4° categoria, anche se in proporzione il 5° e il 6° sono andate altrettanto al di sotto delle aspettative – e tante assenze illustri.
Mi limito ai tornei 3° e 4° categoria maschile perché sono quelli che ho potuto seguire più da vicino. Nel femminile, situazione a cui del resto sfortunatamente ci siamo già abituati, le gare di 3° e 4° categoria non si sono neanche disputate.
Nel 3° categoria maschile, si è giocata direttamente la finale, vinta per tre set a uno da Luca Lizio – classe 1986, allround siciliano estremamente arcigno e che ormai da diversi anni bazzica le palestre laziali – contro Valerio Bucci, classe 2003, italiano trapiantato a Londra all’età di due anni e da agosto rientrato in patria, attaccante fluido, pulito, capace di spunti di ottimo valore tecnico, ma sabato pomeriggio fin troppo fairy per un giocatore come Lizio.
Due giocatori, il minimo sindacale, è veramente troppo poco: una singola partita, passata praticamente inosservata tra tutti gli altri tavoli occupati da giocatori intenti a riscaldarsi per la gara successiva, ha poco a che vedere con una vera finale.
È vero che i 3° categoria sono già pochi di per sé quest’anno nel Lazio (poco più di venti), ma avrebbero potuto partecipare almeno sei atleti under 30 di buon valore tecnico – pensiamo a Brinchi, D’Alessandris, Zavattaro – per citare i più giovani, oltre ad altrettanti over 30 – penso a Maggi o Vitelli, ad esempio, dal gioco pulito ed esperti quanto basta da rendere imprevedibile ogni partita, oppure a Umberto Forletta, difensore classico capace di riservare sempre qualche sorpresa al pubblico e agli avversari. Insomma, tra quei pochi che ci sono, se fossero stati almeno sedici, il torneo avrebbe avuto tutt’altro sapore e probabilmente ne sarebbe valsa la pena.
Nel 4° categoria maschile, invece, i partecipanti sono stati sicuramente in più ma anche qui decisamente pochi se pensiamo a quanti avrebbero potuto essere. Ventotto in tutto, a occhio e croce, su un potenziale di quasi un centinaio. Parecchi assenti che avrebbero aggiunto un pizzico di sale in più a tutta la competizione: Corradini, Picchetta, Cinque, Sabatini Elia…
Il gradino più alto del podio va a Giuseppe Lupattelli, classe 1966, tecnica d’altri tempi ma non per questo inefficace o meno bella da vedere, che batte 3 set a 1 Giacomo Felici, 2004 e numero uno delle classifiche allievi regionali. Una finale combattuta e abbastanza chiusa dal punto di vista tattico, anche se non sono mancati momenti di gioco aperto e più entusiasmante.
Un torneo che probabilmente ha deluso, sia in termini di partecipazione che di valore tecnico in campo. Speriamo tutti in risultati migliori, a partire dalle iscrizioni, nelle prossime occasioni.